
Sommario
A Pietrapertosa l’aria è tersa e pungente, e il suono delle campane ritma il lento scorrere delle giornate. Il paesaggio alpestre, anzi dolomitico, sembra quasi stonare con il dialetto che si parla qui, un dialetto meridionale. Siamo sui picchi delle “Dolomiti Lucane“, in Basilicata, a circa 1100 metri dal livello del mare, al centro della Basilicata.
1 Cosa vedere a Pietrapertosa
Percorrendo i tornanti che portano al piccolo paese si raggiunge la parte più alta del monte Serra di San Martino, e da questa postazione privilegiata il panorama della vasta valle del Basento è a dir poco spettacolare. Pochi chilometri ancora e dopo il valico eccoci a Pietrapertosa, uno dei borghi più belli della provincia di Potenza.
Le case del paese sono costruite con la stessa grigia pietra arenaria dei monti che la circondano e sembrano quasi incastonate nel ripido declivio. Ci sono alcune abitazioni, oramai utilizzate solo a deposito, che furono ricavate proprio nella parete di roccia. Dalle case di Pietrapertosa si vedono lontane, a sud, le cime arrotondate delle “timpe”, che raggiungono quasi 1500 metri di altezza. E oltre, con buona visibilità ecco altre montagne ancora più alte, che vanno per i 2000.
2 Le vette dolomitiche
Alle “inquietanti” e frastagliate vette dolomitiche che incombono sul loro paese, gli abitanti di Pietrapertosa hanno dato nomi fantasiosi e familiari, forse per mitigare in qualche modo la grande sovranità della montagna. Le rupi più conosciute sono l’ Aquila Nera, l’ Incudine, la Grande Madre. Una volta c’era anche il Gufo Reale, poi la roccia fu abbattuta perché poteva essere un pericolo per il paesino.
3 Pietrapertosa, fortizio saraceno
Pietrapertosa era un fortilizio saraceno. Anticamente si chiamava Pietraperciata ed è il Comune più elevato della Basilicata, con i suoi 1088 metri. Gli stretti e silenziosi vicoli sono affollati di balconi in ferro battuto e di portoni che nascondono piccoli cortili. Le ripide viuzze e le lunghe scalinate hanno impedito la nascita di una vera e propria piazza nel centro del paese. Ne è stata costruita di recente una verso la parte bassa dell’abitato, vicino al convento dei Minori Osservanti.
4 Cosa fare a Pietrapertosa
Da qualche anno Pietrapertosa ospita, con il vicino borgo di Castelmezzano, il Volo dell’Angelo, un’attrazione che permette di sorvolare le Dolomiti Lucane restando imbracati e sospesi nel vuoto con un cavo d’acciaio. Si tratta di un’attrazione che puntualmente, durante lo periodo estivo, accoglie tanti escursionisti e turisti. Un’esperienza adrenalinica che permette la scoperta dei borghi lucani che meritano assolutamente una visita.
Pietrapertosa: vedi anche
5 Gli eventi di Pietrapertosa
Il 13 giugno, durante la festa di Sant’Antonio da Padova, Pietrapertosa si anima per la grande festa del rito arboreo che si ripete anche il fine settimana successivo. Qui, una delle tante possibilità di alloggio è “Il Frantoio”, una piccola pensione che riesce comunque a garantire l’accoglienza ai pochi visitatori che passano da queste parti durante tutto l’arco dell’anno per non perdersi questo straordinario spettacolo offerto dalla natura. Al tramonto, con la complicità della totale assenza di inquinamento, i colori sono vivi, accesi, brillanti, e con il profondo silenzio dei luoghi l’atmosfera è affascinante. Improvvisamente il rosa dei pinnacoli si scurisce e diventa arancio, poi viola e poi nero. Le sagome delle guglie dolomitiche si stagliano contro il cielo rosso fuoco finché le frastagliate cime non cominciano a confondersi con la notte. Poi il blu profondo e le stelle.
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