Come acquistare i biglietti per Pompei

Se ti stai chiedendo come acquistare i biglietti per gli Scavi di Pompei, sei nel posto giusto. In questo articolo, esploreremo come acquistare i biglietti per visitare Pompei, i tour consigliati, i biglietti saltafila e altro ancora.

Scorcio degli Scavi di Pompei
Scorcio degli Scavi di Pompei

Prima di procedere con l’acquisto dei biglietti per Pompei, è importante prendere in considerazione alcuni aspetti. Innanzitutto, dovresti considerare se preferisci un semplice biglietto di ingresso o se desideri partecipare a un tour guidato. Un biglietto di ingresso standard ti permette di esplorare Pompei al tuo ritmo, mentre un tour guidato ti offre la possibilità di approfondire la storia e la cultura di Pompei, guidato da un esperto.

Inoltre, dovresti considerare la dimensione del tuo gruppo, la data e l’orario preferiti per la visita, la durata del tour e le aree che desideri visitare. Infine, dovresti anche prendere in considerazione il tuo budget, poiché il prezzo dei biglietti e dei tour può variare.

Come acquistare i biglietti per Pompei: A meno che non ti piaccia trascorrere le tue vacanze aspettando in lunghe file, ti consigliamo vivamente di prenotare i biglietti salta fila per Pompei in anticipo qui o di prenotare una visita guidata di Pompei. Tra questi due, la visita guidata è l’opzione migliore poiché potrai conoscere la storia di questo bellissimo sito archeologico da una guida esperta.

1. Mettiti in fila di persona (non consigliato)

Quando visiti attrazioni turistiche famose o iconiche, fare la fila alla biglietteria all’arrivo è solitamente il modo peggiore per ottenere i biglietti. Questo è sicuramente il caso in questo caso, poiché aspettare di acquistare i biglietti per Pompei fino al tuo arrivo sarà sicuramente uno spreco colossale del tuo prezioso tempo di vacanza.

Le file per i biglietti a Pompei possono diventare piuttosto lunghe, soprattutto in estate, il che è peggiorato dal sole che picchia su di te mentre sei costretto ad aspettare fuori dall’ingresso. Le biglietterie del Parco Archeologico di Pompei si trovano a ciascuno dei tre ingressi: Porta Marina Superiore, Porta Marina Inferiore/Piazza Esedra e Piazza Anfiteatro.

2. Prenota online

Un modo migliore per affrontare la tua visita è prenotare i biglietti per Pompei online prima del tuo arrivo. I biglietti possono essere acquistati tramite il sito ufficiale del Parco Archeologico di Pompei ma questo sito presenta alcuni difetti che lo rendono tutt’altro che ideale da utilizzare.

Un grosso problema è che gran parte delle informazioni, compresi i nomi dei biglietti, sono in italiano, il che rende difficoltosa la navigazione nel sito. Inoltre, non ci sono informazioni sulla possibilità di modificare o annullare questi biglietti per un rimborso, il che potrebbe diventare un problema se i tuoi piani cambiano. Ma il problema più grande nell’acquistare i biglietti tramite il sito ufficiale è che non si tratta di biglietti salta fila per Pompei.

È per tutti questi motivi che ti consigliamo di prenotare il tuo biglietto per Pompei tramite questo link o, se desideri anche un’audioguida, tramite questo link. Con questi biglietti facili da prenotare, puoi utilizzare la fila di accesso prioritario all’ingresso designato e puoi annullare il biglietto fino a 24 ore prima e ricevere un rimborso completo. Naturalmente questi biglietti costano un po’ di più dei biglietti standard, ma pensiamo che ne valga la pena.

Nonostante le rovine di Pompei siano un’attrazione di livello mondiale, non troverai molte informazioni a tua disposizione mentre esplori il sito. È per questo motivo che ti consigliamo vivamente di fare una visita guidata di Pompei se vuoi davvero saperne di più sulla sua affascinante storia. Un altro vantaggio di avere una guida professionale che ti accompagna è che le rovine di Pompei sono piuttosto estese ed è utile avere qualcuno che ti aiuti a navigare nel sito. Sebbene sia possibile organizzare visite guidate attraverso le postazioni guida agli ingressi, questi tour non ti permetteranno di saltare la fila, che è un ultimo vantaggio di partecipare a questo tour.

3. Prenota una visita guidata (consigliato)

Nonostante le rovine di Pompei siano un’attrazione di livello mondiale, non troverai molte informazioni a tua disposizione mentre esplori il sito. È per questo motivo che ti consigliamo vivamente di fare una visita guidata di Pompei se vuoi davvero saperne di più sulla sua affascinante storia. Un altro vantaggio di avere una guida professionale che ti accompagna è che le rovine di Pompei sono piuttosto estese ed è utile avere qualcuno che ti aiuti a navigare nel sito. Sebbene sia possibile organizzare visite guidate attraverso le postazioni guida agli ingressi, questi tour non ti permetteranno di saltare la fila, che è un ultimo vantaggio di partecipare a questo tour.

4. Prenota una gita di un giorno

Ci sono sempre alcune cose da considerare quando si sceglie un biglietto o un tour guidato per Pompei. Dovrai tenere in considerazione la dimensione del tuo gruppo, la data e l’orario preferiti per il tuo tour, la durata del tour e le aree che desideri coprire. Fortunatamente ci sono diverse opzioni di biglietti e tour di gruppo tra cui scegliere quando visiti Pompei.

La maggior parte dei turisti non soggiorna vicino alle rovine di Pompei quando visita ma proviene piuttosto da una delle città più affermate di questa parte d’Italia. Molti hanno scelto di fare il viaggio a Pompei in modo indipendente in auto o in treno, ma esiste un’altra alternativa: un tour di un giorno.

Prenotando un tour di un giorno, non devi preoccuparti del trasporto o del tuo programma, perché ci pensiamo noi. I tour giornalieri più comuni sono da Napoli tramite questo link o da Roma tramite questo link. La cosa fantastica di queste gite di un giorno è che riempiono la giornata portandoti anche sul Vesuvio per vedere le fantastiche viste dalla cima del vulcano.

Qual è il periodo migliore per visitare Pompei?

Una cosa importante da considerare quando si visita Pompei è il momento della visita. Dopotutto, questo sito storico è una delle attrazioni turistiche più popolari in Italia e può essere eccezionalmente affollato in determinati periodi dell’anno.

È meglio evitare la visita durante i mesi estivi da giugno a settembre; questo non è solo il periodo più affollato dell’anno ma anche il più caldo e sentirai sicuramente il caldo se trascorri tutto il giorno sul sito.

Invece, è meglio programmare la tua visita per entrambi i lati dell’estate nei mesi di marzo, aprile e ottobre. Durante questi mesi, il numero dei turisti dovrebbe essere molto più gestibile, mentre il tempo dovrebbe essere ragionevolmente confortevole per le visite turistiche all’aperto.

Per quanto riguarda l’orario in cui dovresti venire durante la giornata, è meglio arrivare alle rovine di prima mattina. Trascorrerai ore sul sito e il Parco Archeologico diventa più affollato in tarda mattinata con l’arrivo di gruppi di turisti e persone in gita di un giorno.

Orari di apertura di Pompei

Gli scavi di Pompei sono aperti tutti i giorni della settimana, ma sono chiusi il 1 gennaio, il 1 maggio e il 25 dicembre. La maggior parte delle rovine satellite intorno a Pompei, come i siti di Boscoreale e Oplontis, sono chiusi il martedì, mentre le rovine del Castello di Lettere sono aperti venerdì, sabato e domenica.

Dal 1 novembre al 31 marzo le rovine sono aperte dalle 9:00 alle 17:00, con ultimo ingresso alle 15:30. Anche gli altri ruderi sono aperti dalle 9:00 alle 17:00 ma chiudono alle 16:00, ad eccezione del Castello di Lettere che è aperto dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 17:00.

Dal 1 aprile al 31 ottobre le rovine sono aperte dalle 9:00 alle 19:00, con ultimo ingresso alle 17:30. Anche gli altri ruderi sono aperti dalle 9:00 alle 19:00 ma chiudono alle 17:30 o alle 18:30, ad eccezione del Castello di Lettere che è aperto dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 14:30 alle 19: 30.

Scavi di PompeiScavi di Pompei

Cosa sapere sugli Scavi di Pompei

Pompei, con i suoi 66 ettari di cui circa 50 scavati (comprese le aree suburbane), è un insieme unico di edifici civili e privati, monumenti, sculture, pitture e mosaici di tale rilevanza per la storia dell’archeologia e per l’antichità da essere riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’ UNESCO. La cenere ed i lapilli che seppellirono la città in seguito all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., narrata nelle due famose epistole di Plinio il Giovane ma ricordata anche dagli storici dell’epoca, ne hanno infatti consentito un’eccezionale conservazione permettendo di avere un’immagine vivida dell’organizzazione delle città romane, come della vita quotidiana dei suoi abitanti.

La città antica sorge su un pianoro a controllo della valle del fiume Sarno, alla cui foce era un attivo porto. Il visitatore vi può oggi entrare accedendo da una delle antiche porte, che si trovavano lungo le mura (ingresso di Porta Marina), camminando per le sue antiche strade basolate lungo le quali è possibile visitare abitazioni, modeste e ricche, con i propri apparati decorativi sia parietali che pavimentali, botteghe, il Foro con i suoi spazi ed edifici pubblici, le aree sacre, i complessi termali e gli edifici per spettacoli nel quartiere dei teatri e nell’anfiteatro. Inoltre percorrendo le vie di accesso alla città antica è possibile osservare, nelle quattro necropoli che si dispongono all’uscita delle porte urbiche, tombe monumentali di diverse tipologie, mentre all’esterno dell’area degli scavi visitare alcune delle residenze extraurbane che sorgevano in tutto l’agro pompeiano, prime fra tutte la Villa cd. dei Misteri.

La suddivisione della città, indicata lungo il percorso in regiones (quartieri) ed insulae (isolati), fu stata fatta da Giuseppe Fiorelli nel 1858, per esigenze di studio ed orientamento. Le denominazioni delle case, quando non ne sia noto il proprietario, sono state coniate dagli scavatori in base a particolari ritrovamenti o ad altre circostanze. Incerte sono le notizie sulle origini dell’abitato, probabilmente etrusche, e solo grazie alle indagini archeologiche è stato possibile individuarne le testimonianze più antiche, che si datano tra la fine del VII e la prima metà del VI secolo a.C., quando fu realizzata la prima cinta muraria in tufo grigio locale, detto ‘pappamonte’, a delimitare un’area di 63,5 ettari. Al V secolo a.C. risale la costruzione di una nuova fortificazione in calcare del Sarno, che doveva seguire un percorso analogo alla precedente; ma solo in epoca sannitica Pompei ricevette un forte impulso all’urbanizzazione. Verso la fine del IV secolo a.C., in seguito ad una nuova pressione delle popolazioni sannitiche verso la costa, Roma si espanse progressivamente nell’Italia meridionale: sistemi di alleanze e vittoriose campagne militari la renderanno infine egemone in tutta la Campania (343-290 a.C.).

A partire dalla fine della Guerra Annibalica, con un fenomeno che si manifesta soprattutto nella seconda metà II secolo a.C., si ha la sistematica occupazione di interi quartieri e la ristrutturazione di aree già occupate nella città. Pompei entrò quindi come socia (alleata) nell’organizzazione politica della res publica romana, cui però nel 90-89 a.C. si ribellò assieme ad altre popolazioni italiche, che reclamavano contro Roma pari dignità socio-politica. Presa d’assedio dalle truppe di Publius Cornelius Sulla, la città capitolò e diventò colonia romana col nome di Cornelia Veneria Pompeianorum (80 a.C.). Dopo la deduzione coloniare Pompei fu arricchita di edifici privati e pubblici, ed ulteriormente abbellita soprattutto nell’età degli imperatori Ottaviano Augusto e Tiberio. Nel 62 d.C. un violento terremoto colpì l’intera area vesuviana.

A Pompei la ricostruzione ebbe subito inizio; ma, per l’entità dei danni e per lo sciame sismico che seguì il primo evento tellurico, essa prese molto tempo: diciassette anni dopo, quando il 24 agosto del 79 d.C. l’improvvisa eruzione del Vesuvio la seppellì di ceneri e lapilli, Pompei si presentava dunque come un cantiere ancora aperto. La sua riscoperta si verificò nel XVI secolo all’epoca della costruzione del Canale del Conte di Sarno, eseguita sotto la direzione di Domenico Fontana; in quell’occasione vennero alla luce parti di edifici ed importanti iscrizioni pubbliche, ma il sito venne inizialmente identificato con Stabiae. Solo nel 1748, sotto il regno di Carlo III di Borbone, ne cominciò l’esplorazione estensiva per dare lustro alla casa reale. Si procedette in modo discontinuo ed in punti diversi del sito antico, che solo dopo qualche anno fu identificato come Pompei. Furono così riportati alla luce parte della necropoli fuori porta Ercolano, il tempio di Iside ed il quartiere dei teatri. Il periodo di occupazione francese, all’inizio del 1800, vide un incremento degli scavi, che venne poi spegnendosi con il ritorno dei Borbone. Si lavorò nella zona dell’anfiteatro e del Foro ed ancora in quella di porta Ercolano e dei teatri. Durante il nuovo dominio borbonico, notevole eco suscitò la scoperta della casa del Fauno, con il grande e celebre mosaico raffigurante la battaglia di Alessandro. Dopo l’unità d’Italia e la nomina di Giuseppe Fiorelli alla direzione degli scavi (1861) si ebbe una svolta nel metodo di lavoro.

Si cercò infatti di collegare i nuclei già messi in luce e di procedere in modo sistematico nell’esplorazione archeologica, tenendo resoconti di scavo più dettagliati e lasciando sul posto i dipinti, che precedentemente venivano staccati e portati al Real Museo di Napoli, secondo scelte di gusto e pregio soggettive degli scavatori e della casa reale spesso arbitrarie. Fu anche introdotto il metodo dei calchi in gesso, che consentì di recuperare l’impronta lasciata dai corpi delle vittime dell’eruzione restituendo un’immagine drammatica della loro fine provocata dai gas tossici emanati dal vulcano durante l’eruzione. All’inizio del secolo scorso, l’esplorazione venne estendendosi verso la parte orientale della città, nelle regiones V, IX, I e II, seguendo le direttrici costituite dalle strade – Via di Nola, Via di Stabia e Via dell’Abbondanza – in particolare con Vittorio Spinazzola, e ponendo sempre più attenzione anche alle tracce lasciate dal piano superiore delle case. Si giunge così al lungo periodo (1924 – 1961) segnato dalla direzione da parte di Amedeo Maiuri. Nella sua intensa attività di scavo specie nelle regiones orientali, oltre alla scoperta di edifici di grande prestigio (valgano per tutti la Villa dei Misteri e la casa del Menandro), è da segnalare il completamento della delimitazione della città, lo scavo della necropoli di porta Nocera, l’inizio metodico dell’esplorazione degli strati sottostanti al livello del 79 d.C., alla ricerca delle fasi più antiche di Pompei.

A partire dalla seconda metà del XX, al fine di garantire un adeguato stato di conservazione nella già vasta area della città messa in luce, invece di proseguire nell’esplorazione estensiva, specie dopo i danni causati dal terremoto nel 1980, si è preferito eseguire sistematici interventi conservativi e e mirate campagne di scavo con il contestuale restauro, ad esempio nell’Insula occidentalis, nelle Terme suburburbane fuori Porta Marina, nella casa di Giulio Polibio nella regio IX, negli isolati delle regiones I e II prospicienti la Via di Nocera e la Via dell’Abbondanza, nonché da ultimo nella casa dei Casti Amanti.

Cosa sapere sui Biglietti per Pompei

Di seguito sono riportate le risposte ad alcune domande frequentemente poste sulla visita a Pompei.

  • È necessario acquistare i biglietti per Pompei in anticipo? Sì, è consigliabile acquistare i biglietti in anticipo. I biglietti possono essere acquistati sul posto, ma la disponibilità non è sempre garantita. Inoltre, la fila alla biglietteria può essere molto lunga. Stai guardando fino a due ore di tempo di attesa in estate, il che non è l’ideale se sei un turista. Assicurati di acquistare i tuoi biglietti con largo anticipo per lasciare spazio ai cambiamenti e per assicurarti di trovare la disponibilità nelle tue date preferite.
  • Quando vengono messi in vendita i biglietti per Pompei? A differenza di molti dei principali siti in Italia, i biglietti per Pompei non vengono rilasciati secondo un calendario fisso. Puoi risparmiare un po’ di soldi prenotando in anticipo.
  • È possibile acquistare i biglietti per Pompei il giorno stesso? Sì, è possibile acquistare i biglietti presso alcuni cancelli delle rovine di Pompei. Porta Marina, Piazza Esedra, e Piazza Anfiteatro sono gli ingressi dove è possibile acquistare i biglietti. Il prezzo d’ingresso a Pompei è di circa €19 per persona.
  • Quali sono gli orari di apertura di Pompei? Da aprile a ottobre, il parco archeologico è aperto dalle 09:00 alle 19:00, e da novembre a marzo, gli orari di apertura di Pompei sono dalle 09:00 alle 17:00.
  • Qual è il miglior periodo per visitare Pompei? Il miglior periodo per visitare Pompei è nel pomeriggio, dopo che tutti i passeggeri delle navi da crociera hanno lasciato il parco. Per apprezzare davvero le rovine, è meglio andare quando è tranquillo, per questo motivo, si consiglia di non visitare il primo domenica del mese in quanto sono molto affollati.
  • Ci sono sconti o ingressi gratuiti per Pompei? Se visiti il primo domenica del mese, puoi ottenere un biglietto di ingresso gratuito a Pompei presso l’ufficio biglietti fisico. Ma sii avvertito, ci sarà molta gente, e la disponibilità è limitata per prevenire il sovraffollamento. I cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni hanno diritto a un biglietto ridotto di €2,00, e i bambini sotto i 18 anni hanno accesso gratuito. In questi casi è necessario presentare un documento di identità.
  • Devo stampare i miei biglietti per Pompei? No. Anche se avere una copia del tuo biglietto non è mai una cattiva idea, puoi mostrare la versione PDF del tuo biglietto dal tuo smartphone per entrare nelle rovine di Pompei.

I migliori hotel vicino Pompei

Anche se non è l’approccio più comune alla visita, potresti decidere di soggiornare vicino agli scavi di Pompei. I visitatori normalmente soggiornano a Napoli o nella città costiera di Sorrento e fanno un breve viaggio, ma ci sono opzioni di alloggio nella città di Pompei se è quello che preferisci. Ecco alcuni dei nostri consigli sui luoghi in cui soggiornare nella zona.

Una delle migliori opzioni di alloggio nei dintorni di Pompei è il Resort & Winery Bosco De Medici. Questo resort a quattro stelle si trova a 700 metri (2.300 piedi) dalle rovine di Pompei e vanta una vasta gamma di servizi esclusivi, tra cui una grande piscina all’aperto, un maneggio e un vigneto privato.

Per un soggiorno confortevole e rilassante con un ottimo rapporto qualità-prezzo, assicurati di dare un’occhiata al bed and breakfast Nolana ’86. Questo B&B offre camere fresche e moderne, un’eccellente colazione gratuita e persino una cucina in comune se desideri cucinare durante il tuo soggiorno.

Pompei è sorprendentemente bella se stai cercando una sistemazione economica e Agorà Hostel è una delle sue offerte più popolari. In questo ostello semplice ma accogliente, godrai di padroni di casa disponibili, dormitori e camere private con aria condizionata e a cinque minuti a piedi dall’ingresso del parco archeologico.

Conclusione

Speriamo che questa guida ti abbia aiutato a comprendere come acquistare i biglietti per Pompei. Ricorda, la pianificazione anticipata è la chiave per una visita senza stress e piacevole di questo sito storico affascinante. Buon viaggio!

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Come arrivare agli Scavi di Pompei


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Informazioni su Anna Bruno 110 Articoli
Giornalista professionista, già cronista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, è specializzata in viaggi, food, musica e tecnologie. Cofondatrice dell’agenzia di comunicazione e Digital PR FullPress Agency, è direttrice responsabile di FullTravel.it, magazine di viaggi e di “VerdeGusto”, oltre ad altri due magazine. E’ autrice di “Digital Travel” e “Digital Food” , rispettivamente quarto e quinto libro, per Flaccovio Editore. Digital Travel & Food Specialist, è consulente e docente in corsi di formazione ed è delegata del SUD e Isole dell’Italian Travel Press(ITP).

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