Assieme alla primavera, arriva anche Spino Fiorito, rassegna biennale delle piccole grandi Italie del bicchiere e delle produzioni di nicchia, che, da giovedì 24 a domenica 27 aprile, ha come strepitosa cornice il Castello Malaspina di Massa, dai cui bastioni lo sguardo spazia dalle Alpi Apuane al Mare. La rassegna, giunta alla quinta edizione, ha quest’anno come tema “La campagna in città, la città in campagna”, in riferimento all’agricoltura periurbana, che caratterizza il territorio massese e che ha nei suoi cittadini-contadini alcuni tra i principali protagonisti. Dopo la giornata inaugurale di giovedì 24 aprile, animata da dibattiti sul vino e i vitigni autoctoni, è la volta, venerdì 25, dell’iniziativa della rivista “Leggere: Tutti” – Cento Feste del Libro in Italia, gemellata con Spino Fiorito, che, in occasione della ricorrenza di San Giorgio (per la quale le donne di Catalogna ricevono dagli uomini una rosa e ricambiano con un libro), vede l’alternarsi di degustazioni di vini da meditazione e rose di cioccolato a letture di poesie e brani tratti da libri. Sabato 26 aprile, dopo il dibattito su “La campagna in città, la città in campagna”, che vede l’intervento di noti personaggi, produttori essi stessi di specialità alimentari, è la volta del talk-show “Bio mio, salvaci tu”, con il coinvolgimento dell’Enoteca Italiana di Siena, che presenta un progetto in materia, e con l’intervento di esperti e personaggi cari al grande pubblico, come Marco Columbro, ideatore della rassegna enogastronomia viareggina Saporbio. Il dibattito cercherà anche di mettere a fuoco il tema cruciale dei mutamenti climatici e dell’inquinamento ambientale. Sulla linea non-profit, che contraddistingue il movimento Identità Immutate, ideatore di Spino Fiorito, si tiene, sempre sabato, a offerta libera, una Degustazione di Vino al Buio, il cui ricavato viene devoluto a una celebre associazione di non vedenti. I partecipanti saranno bendati e a condurli nella degustazione sarà un sommelier d’eccezione, il giornalista Lamberto Sposini, appassionato cultore dell’enogastronomia. La giornata di domenica si tinge infine di rosa, con il convegno mattutino “Quando le donne scendono…in campo ovvero l’imprenditoria agricola femminile: da ma-donne a donne manager”, a cui partecipano agguerrite enoimprenditrici, rappresentanti della politica e giornaliste, come Anna Scafuri, responsabile della rubrica “Terra e Sapori” del TG1 Economia. Dulcis in fundo, a conclusione della giornata e della biennale, l’assegnazione dello Spino Fiorito d’Oro a un produttore, a un enologo e a un giornalista, che, con il loro lavoro, si sono distinti nel sostenere la cultura del territorio e del made in Italy alimentare. Durante tutti e quattro i giorni della rassegna, nelle splendide sale e sugli spalti del Castello Malaspina di Massa, il pubblico potrà fare la conoscenza di vini nobili, come quelli locali doc di Candia e dei Colli di Luni, l’Igp Val di Magra e gli analoghi di microaree di Sicilia, Puglia, Campania, Abruzzo, Emilia-Romagna, Piemonte, Liguria e Trentino, accompagnati da rare bontà, come la ricotta affumicata al ginepro della montagna abruzzese, l’elisir pugliese a base di Negroamaro e le tipicità del comprensorio massese: dal miele Dop della Lunigiana al lardo Igp di Colonnata alle fragranze della Via del Pane delle Apuane. Le degustazioni sono vivacizzate da spettacoli in costume storico, con esibizioni di arcieri e sbandieratori; danze rinascimentali e cantastorie, mostre artistiche, tra cui quelle della lavorazione del marmo e del feltro. Per saperne di più: agricoltura@provincia.ms.it .