Carnevale di Venezia fra storia e fantasia

Il Carnevale di Venezia è certamente uno dei carnevali più interessanti, sontuosi e raffinati d'Italia. Il suo valore aggiunto è attribuito dalla varietà e dallo sfarzo dei costumi e delle maschere che popolano e animano la suggestiva Piazza San Marco, nonché i dedali di calli, campi, campielli, canali e ponti della città dei dogi.

Il ruolo delle maschere veneziane è quello di mettere in scena e far rivivere la maestosità e lo splendore della Serenissima, la famosa repubblica di origine bizantina governata dai dogi e durata oltre dieci secoli. In quest’epoca la città di Venezia ha creato e via via ampliato tutta la sua potenza militare, nonché il suo sviluppo economico, artistico, culturale.

Numerose sono le rappresentazioni, sia in teatro che all’aperto, in cui attori e altri artisti si travestono e impersonano varie figure del passato, per narrare le vicende della Serenissima e le gesta dei suoi valorosi soldati e condottieri.
Altre maschere veneziane, invece, incarnano personaggi totalmente inesistenti, inverosimili, frutto della fantasia umana.
Le attrazioni proposte accontentano i gusti di tutti, anche dei più esigenti: troviamo ballerini, giocolieri, acrobati, musicisti, cantanti.
Spesso le varie manifestazioni sono ispirate e dedicate ad un tema che funge da filo conduttore. Le due giornate più importanti sono il giovedì e il martedì grasso.

Un evento particolare è la Festa delle Marie, per la quale, nelle settimane precedenti il carnevale, viene indetto un concorso di bellezza a cui partecipano le fanciulle avvenenti della zona. Verranno così scelte le dodici Marie che sfileranno nel corteo di cui sono protagoniste. La manifestazione si svolge il giorno d’apertura del carnevale, il sabato pomeriggio. Le dodici giovani, accompagnate da una processione di damigelle d’onore, sbandieratori, musicisti e altri figuranti in costume d’epoca, compiono un percorso dalla chiesa di San Pietro di Castello a piazza San Marco. Qui viene eletta la più bella fra le dodici, che viene dichiarata ufficialmente Maria dell’anno.

Da segnalare, infine, il Volo della Colombina o, sempre rievocando la tradizione passata, il Volo dell’Angelo, che si tiene a mezzogiorno del primo sabato del carnevale. Un uccello automatico (dalle sembianze di una colomba) o direttamente una persona in carne ed ossa intraprende la sua discesa sulla corda, dal campanile di San Marco verso il Palazzo Ducale. A metà del percorso viene aperta una botola, dalla quale vengono lanciati sulla folla in festa numerosi coriandoli, confetti o altri piccoli doni.

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