
L’autunno è la stagione delle fiere, degli eventi, degli incontri. Anche quest’anno ritorna il Buy Tourism Online (BTO), manifestazione che strizza l’occhio al mondo social e web 2.0/3.0 del settore turistico. Ed anche quest’anno sulla mia agenda alla voce 18 e 19 novembre si trova l’annotazione: Stazione Leopolda di Firenze, BTO, Firenze.
Cosa mi aspetto da questo evento? Beh, prima di tutto nuovi incontri che siano soprattutto interessanti e proficui. Da anni come giornalista seguo il settore viaggi e ogni volta che scambio un bigliettino da visita (per me hanno ancora validità nonostante i social network) e stringo una mano penso sempre di aver inserito un nuovo tassello nella geografia del mio planisfero cerebrale.
E poi? Beh mi affascinano gli interventi dei guru del settore web e turismo che a giudicare dal programma del BTO non dovrebbero mancare. Mi entusiasmano meno le iniziative troppo social dipenti e scarne di contenuti quelle, cioè, che alla fine della giornata non ti lasciano nulla oppure ti permettono di approfittare della pausa caffè o sigaretta (per fortuna non fumo).
Cosa non mi è piaciuto della scorsa edizione?
La mancanza di traduzione simultanea in italiano degli interventi in lingua inglese. Non tutti parlano o capiscono questa lingua. In fondo siamo ancora in Italia, perfino a Firenze nella culla di Dante e dei fondatori dell’Accademia della Crusca. Mettere a disposizione un interprete agli italiani sfigati non anglofoni renderebbe un bel favore a molti. Dante compreso.
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