
Negli ultimi tempi il web marketing turistico sembra stia girando intorno a due “iniziative” che hanno perso da tempo la forma dell’originalità.
Ogni giorno si apprende di nuove iniziative di tour operator piuttosto che enti e agenzie di promozione turistica, comprese quelle istituzionali. Ma le idee hanno perso da tempo lo smalto della novità è così bisogna subire l’ennesimo “blog trip” piuttosto che un “contest” legato alla destinazione.
Per carità, nulla di sbagliato ma, apprendere di iniziative fotocopia, non è proprio il massimo dell’originalità. E così, si assiste indifferenti a iniziative entusiasmanti solo per chi partecipa fatte, per lo più, da ospitalità gratis (nel caso dei blog trip) e di blogger di viaggio che presentano siti web (pochissimi) che meritano attenzione. Per non parlare della contest mania, iniziative che girano tutte intorno a regali per tutti.
Con queste due iniziative, figlie della moda del momento, il web marketing di viaggio sembra aver concluso le azioni disponibili. Ma è proprio così? Gli obiettivi, mi ricorda qualcuno, sono orientabili a secondo delle nuove tendenze e soprattutto del mercato. Nel caso di enti di promozione turistica è fin troppo palese dove è puntato il mirino: coinvolgere i mercati ma soprattutto i fruitori (turisti o viaggiatori che siano) intorno alla destinazione. Ma il fine giustifica il mezzo?
Con i blog trip, a mio avviso, siamo di fronte ad una parabola discendente. Tolto il momento iniziale legato all’originalità, negli ultimi tempi osservo sempre più iniziative déjà-vu. E se un blog trip perde questo elemento, a mio avviso si consegna alle azioni dallo scarso appeal. Sulla stessa lunghezza d’onda si trovano i contest creati con tanto di gadget in regalo. Un modo di attrarre l’attenzione, per nulla originale, classico delle fiere di settore di qualche anno fa, dove i ragazzini alla ricerca di un omaggio facevano la fila.
Non che tutte le iniziative siano di questo tenore (ci sono blog trip degni di nota dove il blogger non è trascinato dalle logiche commerciali) ma ho l’impressione che tutto sia passeggero, effimero. A mettere sulla bilancia queste due azioni di web marketing turistico, non si riscontra nulla di nuovo o di strettamente legato al mondo dei viaggi. L’esperienza di viaggio è assente, non si coglie e non si compra da nessuna parte. E’ di questo che ha bisogno il mondo dei viaggi? Ne siamo proprio certi?
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