In definitiva sono i singoli governi e gli organi competenti a decidere, di giorno in giorno, se dare l’ok ai voli o lasciare a terra gli aeromobili. La situazione già dalla giornata di ieri è però migliorata, sia perchè le nuvole vulcaniche provenienti dall’Islanda sono ora più basse, sia perchè al momento c’è più produzione di lava: ciò significa che le emissioni di ceneri nell’aria stanno diminuendo.
Se in Italia lo spazio aereo è stato del tutto riaperto, in Europa la situazione è più variegata, in considerazione dei bollettini meteo. Al momento il 75% degli aeroporti del Vecchio Continente è tornato operativo ma è positivo constatare che Finlandia e Gran Bretagna, tra gli scali più colpiti, hanno dato l’ok a partenze e arrivi.
Le compagnie aeree, pur liete di riprendere le regolari attività di volo, chiedono però lo stato d’emergenza e la considerazione delle ingenti perdite conseguenti agli scorsi giorni di stop.
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