
Sommario
Abbiamo stilato cinque consigli per viaggiare (oggi) in tutto il mondo al netto delle restrizioni del caso che ogni Paese adotta e che qui non sono riportate.
1 Stipulare una polizza di viaggio
La pandemia ha completamente stravolto le logiche del viaggio. Se prima una polizza assicurativa viaggio era tra gli ultimi buoni propositi da seguire, ora diviene una delle prime cose da fare prima di partire. La consapevolezza che la salute è al primo posto della nostra vita è cresciuta in modo esponenziale durante il periodo pandemico. Stipulare una polizza assicurativa di viaggio, dunque, è un atto di amore verso se stessi e i propri cari che (eventualmente) viaggiano con noi. Tanto più che fuori dai confini del Bel Paese non esiste il servizio sanitario così come conosciuto in Italia. Tutto ha un prezzo, spesso anche abbastanza caro.

2 Munirsi del green pass europeo
Sono molti i Paesi che chiedono l’esibizione del certificato verde europeo al momento dell’arrivo. Il Green Pass europeo è in formato digitale e stampabile, ed è emesso dalla piattaforma nazionale del Ministero della Salute. Contiene un QR Code per verificarne autenticità e validità. Il green pass è richiesto in diverse parti anche in Italia: dal cinema al ristorante, dalla fiere ai musei. Insomma, prima di partire è buon costume informarsi sui requisiti richiesti per l’ingresso in un Paese estero e, se richiesto il green pass europeo, non avete che esibirlo.

3 Quando tempo prima arrivare in aeroporto
La pandemia ha cambiato abitudini consolidate negli anni. Se una volta per i voli nazionali era sufficiente arrivare un’ora prima, oggi tutto cambia. Per la verità i tempi si erano già allungati all’indomani della stagione lunga degli attentati. I controlli hanno rallentato la fase di pre imbarco e i tempi si sono decisamente allungati. In questo periodo, inoltre, ai controlli antiterrorismo si sono aggiunti quelli anticovid. E allora se da una parte rimangono validi i consigli di quanto tempo arrivare prima in aeroporto dall’altra bisogna tenere in conto di tutti i controlli in fase di check-in.
4 Come viaggiare nel Regno Unito
Dal primo gennaio del 2021 il Regno Unito (Inghilterra, Scozia e Irlanda del Nord) è divenuto un Paese terzo rispetto a quelli della Unione Europea. Con la brexit viaggiare in Gran Bretagna ha modificato diverse abitudini. E se nulla cambia per quanto riguarda i passaporti europei degli animali, per viaggiare verso il Regno Unito bisogna tenere in conto che il Paese non è più nell’Unione Europea e, pertanto, non basterà solo la carta di identità ma servirà il passaporto biometrico. Al momento non c’è bisogno del visto, come accade negli USA ma nel futuro potrebbe non essere più così.

5 Documenti necessari per entrare negli Stati Uniti
Gli Stati Uniti sono rimasti chiusi da marzo 2020 fino ai primi di novembre 2021. Un lungo periodo che ha, di fatto, bloccato i viaggi più numerosi verso la prima meta a lungo raggio degli italiani. La buona notizia è che ora si potrà andare nuovamente nel Paese a stelle e strisce che, però, al netto dei documenti legati alla pandemia (vaccino e tamponi) chiede ai visitatori anche altri documenti, tra i quali l’ESTA, una sorta di visto (anche se non lo è) da procurarsi prima della partenza. I documenti per gli Stati Uniti possono essere prodotti in proprio oppure affidati a un’agenzia specializzata. Prima di viaggiare verso gli Stati Unit, dunque, è bene partire con anticipo nella preparazione dei documenti alcuni dei quali possono richiedere anche un po’ di tempo.

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